lunedì 19 agosto 2019

NUOVI BUS NO-ELECTRIC A ROMA

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Le chiusure di alcuni tratti della linea A della metropolitana di Roma durante il mese di agosto 2019 per interventi infrastrutturali ai deviatoi hanno dato modo ai pochi romani rimasti in città di iniziare a servirsi dei nuovi bus recentemente acquistati dall'attuale amministrazione capitolina.

I primi esemplari consegnati sono stati infatti impiegati per comporre i convogli di navette sostitutive che hanno consentito il bypass dei tratti soggetti a chiusura.

Nelle immagini un convoglio di navette della linea MA5 in arrivo alla fermata metro Ottaviano durante la chiusura della tratta San Giovanni-Ottaviano, attuata nei giorni dal 14 al 19 agosto.

Si tratta fondamentalmente del modello IIA (Industria Italiana Autobus) Menarinibus Citymood 12, nelle due varianti sia a gasolio che a metano (facilmente riconoscibile dalla inconfondibile "gobba" bianca sul tetto contenente le bombole di metano), ognuna di esse nelle versioni sia a 2 che a 3 porte.

Questi due modelli, insieme a quello corto Citymood 10 (solo nella versione a 2 porte), fanno parte di una fornitura di 227 veicoli acquisiti dall'amministrazione Raggi per la prima volta in modo indiretto, facendo ricorso ad una gara centralizzata indetta da Consip.


Dalla tabella riassuntiva della fornitura è possibile notare che il 62% dei Citymood 12 urbani (3 porte) hanno un'alimentazione a metano ed il 38% a gasolio mentre le percentuali sono giustamente invertite per i suburbani (2 porte) con il 25% a metano ed il 75% a gasolio.

Consip, con un bando per un totale di 1.600 bus, si è approvvigionata di un parco complessivo da redistribuire alle varie amministrazioni locali interessate, sollevandole dal peso di indire gare proprie.


Come si può notare dalla tabella riassuntiva della gara i lotti previsti erano 9 e  l'amministrazione capitolina ha attinto al lotto 2 (urbano corto a gasolio) per il 10% (20 veicoli sui 200 totali); al lotto 3 (urbano normale a gasolio) per il 33% (116 veicoli su 350 totali); al lotto 4 (urbano normale a metano) per il 46% (91 veicoli su 200 totali); per un totale complessivo di 227 veicoli.

Va subito evidenziato che finalmente sono stati messi in esercizio anche dei veicoli Citymood 12 CNG con alimentazione a metano (praticamente la metà di quelli previsti dalla gara Consip) quando la penultima (cospicua) fornitura con questo tipo di alimentazione si era avuta durante l'amministrazione Veltroni, che nel 2006 acquistò ben 400 Iribus Cityclass 12 CNG, e l'ultima (modesta) nel 2010, sotto l'amministrazione Alemanno, che rimpiazzò 24 veicoli, andati distrutti in un incendio, con altrettanti Iribus Citelis 12 CNG.

Quello che spiace notare è invece la redistribuzione dei 9 lotti della gara Consip per quanto riguarda le varie alimentazioni: il gasolio purtroppo ancora domina la scena con il 78% dei veicoli previsti nel bando; mentre il metano con solo il 13%, l'alimentazione ibrida con un modestissimo 6% e quella elettrica con un ancora più modesto 3% (con questo lotto addirittura non assegnato perché privo di offerte).

Queste percentuali la dicono lunga su quanto siano ancora lontane dalla realtà le cosiddette alimentazioni alternative.

L'unica consolazione, al di là della gara Consip, è che a Milano proprio in questi giorni è stato messo in esercizio il primo di 30 filobus (80 da Accordo Quadro) articolati bimodali full-electric Trollino IMC (In Motion Charging) da 18 metri acquistati da Atm dalla società polacca Solaris Bus & Coach SA, recentemente acquisita dalla spagnola CAF.

Elemento tecnologico distintivo di questi veicoli è quello di essere completamente elettrici senza motore endotermico (presente sui filobus della generazione precedente per gli spostamenti di emergenza) sostituito da un complesso batterie da 45 kWh, ricaricate durante la marcia da bifilare, che consentono la marcia autonoma elettrica, in assenza di alimentazione da linea aerea, con una autonomia fino a 15 km di percorrenza.

In pratica il medesimo schema di alimentazione elettrica adottato a Roma ormai quasi quindici anni or sono per i Trollino 18; ma con batterie meno efficienti e senza la ricarica in marcia da bifilare. 

E sempre a Milano, sempre la Solaris Bus & Coach SA, si è aggiudicata la gara per la fornitura di 250 nuovi bus full-electric Urbino 12 metri (oltre i 25 già in circolazione).

Il bando prevede la stipula di un primo contratto applicativo per la fornitura di 40 mezzi, che si inserisce nell’Accordo Quadro della durata di due anni, con l’opzione per ulteriori due.

Le nuove vetture saranno alimentate da batterie di tipologia NMC (Nichel-Manganese-Cobalto) con capacità complessiva di 240 kWh, che garantiscono un’autonomia di circa 180 km.

La ricarica delle batterie avverrà sia al rientro in deposito, grazie a una colonnina di ricarica lenta con potenza di 100 kW, sia ai capolinea, tramite un pantografo con una ricarica veloce con una potenza di 200 kW.


domenica 26 maggio 2019

MINIBUS FULL-ELETTRIC A ROMA (III)

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Minibus full-electric Tecnobus Gulliver U520 ESP (5 metri, 1 cassa, 2 assi, 30 pax) del 2003 (gruppo di 60 unità numerate 631-690) alla fermata di Trinità de' Monti e nell'attraversamento di Piazza del Popolo (durante l'annuale festa di Hare Krishna), sulla linea circolare 119, nella primavera 2019.

La linea 119 è stata riattivata lunedì 13 maggio con la rimessa in esercizio della piccola flotta di minibus Gulliver rigenerati a seguito della gara indetta da ATAC nei primi mesi del 2018 che prevedeva (per 10 milioni di euro per 6 anni) la manutenzione full-service, il rifacimento dei telai, il restyling dell'abitacolo e la sostituzione delle batterie per ogni veicolo.

La nuova linea 119 ricalca grosso modo l'itinerario della vecchia linea attivata sperimentalmente nel lontano 1986 con 8 veicoli IVECO Daily 49-E, a quei tempi all'avanguardia nel mondo.



Purtroppo a distanza di ben 33 anni a Roma nulla è cambiato, sia nell'offerta (180 pax/h max con frequenze di 10') che nelle tecnologie full-electric, nel frattempo ampiamente evolute, che consentono ormai di soddisfare ben altre domande di trasporto (900 pax/h con frequenze di 10', ovviamente su itinerari meno centrali) e con una maggiore affidabilità (uno dei Gulliver revampizzati ha già subito un principio d'incendio in Via Sistina alle 7 e 30 del mattino a soli 10 giorni dalla rimessa in esercizio).