Autobus ibrido/fuel cell Toyota-Caetano H2 CityGold (12 metri, 1 cassa, 2 assi) sulla Carrer d'Aragò e presso il capolinea ovest di Plaça de Francesc Macià, sulla linea espressa X1, nell'estate 2023.
Il nuovo veicolo prodotto da CaetanoBus è un autobus standard, lungo 12 metri e con carrozzeria leggera in alluminio a 3 porte.
Il sistema incorpora la cella a combustibile di Toyota, da 60 kW, e 5 serbatoi di idrogeno di tipo 4 con una capacità totale di 37,5 kg di accumulo di H2.
Il motore di trazione Siemens eroga una potenza massima di 180 kW e l'inverter di tensione ELFA 2, sempre di Siemens, gestisce l'intera potenza del motore.
Il sistema ad idrogeno è completato dalle batterie di trazione, di tecnologia agli ioni di litio di tipo LTO, con una capacità totale di 44 kWh, dove viene immagazzinata l'energia generata dalla cella a combustibile e dal sistema di frenata rigenerativa.
Questo autobus, che emette solo vapore acqueo, viene rifornito di idrogeno verde (circa 20 chili al giorno) in meno di 9 minuti, presso l'impianto situato nella zona industriale di Zona Franca, garantendo un'autonomia di circa 400 km.
Le 8 unità sono state messe in servizio sulla linea espressa X1 (Plaça de Francesc Macià <> Glòries) che collega i 2 capolinea interni delle tramvie di Barcellona: Trambaix (linee T1, T2 e T3) e Trambesos (linea T4, T5 e T6).
La X1, inaugurata nel settembre 2021, attiva nei soli giorni feriali, attraversa tutto il centro di Barcellona in soli 20 minuti, effettuando solo 5 fermate per senso di marcia.
La linea ad idrogeno sarà sostituita dalla nuova linea tramviaria che collegherà i 2 capilinea attualmente isolati, non appena saranno terminati i lavori d'impianto lungo la Diagonal, il cui primo lotto è già in avanzato stato di completamento da Gloriès a Verdaguer (vedi ultima parte del video).
Gli 8 bus di Barcellona sono stati acquistati nell'ambito del programma europeo JIVE 2 (Joint Initiative for hydrogen Vehicles across Europe) che cerca di implementare 152 nuovi autobus a celle a combustibile a emissioni zero e relative infrastrutture di rifornimento in 14 città europee in Francia, Germania, Islanda, Norvegia, Svezia, Paesi Bassi e Regno Unito.
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