Nell'ultimo decennio, analogamente a quanto avvenuto in campo filoviario con l'introduzione dei veicoli a piano totalmente ribassato (con 3 casse, 4 assi e 2 articolazioni, lunghezza di circa 25 metri e circa 200 passeggeri di capacità), anche in quello automobilistico s'è presentata la possibilità di realizzare dei veicoli di questo tipo con alimentazioni alternative al classico diesel a gasolio.
La prima vera occasione è stata quella offerta dalla città francese di Metz che nel 2013, invece di reintrodurre un sistema tramviario classico, come fecero la gran parte delle cittadine francesi di media dimensione in quello che fu denominato il "rinascimento tramviario francese", preferì optare per una soluzione molto meno invasiva (e quindi anche meno costosa) ordinando alla belga Van Holl 27 veicoli biarticolati ibridi-diesel del modello ExquiCity da 24 metri, dal design che ricordava molto da vicino quello di un tram, da utilizzare su una rete di quasi 18 km, con 2 linee di autobus in sede propria per l’ 86% del percorso, con semafori asserviti, 39 coppie di fermate con un tratto in comune di 5,6 km, che non necessitava di costosi impianti fissi, denominata BHNS (Bus à Haut Niveau de Service, autobus con un elevato livello di servizio).
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