domenica 12 febbraio 2023

MAXIBUS A ROMA

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La direttrice Termini-Vaticano è sempre stata una delle linee di forza della rete del trasporto pubblico romano e per questo la più adatta sia ai test che alla messa in esercizio di veicoli a capacità aumentata.

Su questa direttrice nel 1903 fu inaugurata la linea tramviaria 1, attestata lato Vaticano nella piazza Rusticucci, antistante piazza San Pietro.

Con la riforma del 1930 il tram fu sostituito da una linea di bus, denominata MB (Macao <> Borgo).

Con l'Anno Santo del 1950, con l'apertura di via della Conciliazione, il capolinea fu spostato nella piazza della Città Leonina e nel 1951 la linea fu ridenominata 64.

Nel 1964, per aumentare la capacità di trasporto, cominciarono ad essere immessi in servizio degli autobus da 12 metri bipiano a 1 cassa,  FIAT 412 Aerfer, per la verità non molto graditi alla cittadinanza, a motivo degli spazi interni molto angusti, dovuti alla presenza delle 2 scale, di salita e di discesa.

Con l'Anno Santo del 2000 sulla stessa direttrice fu istituita la linea celere 40 (via Luigi Einaudi <> Piazza Pia), esercitata con i primi bus articolati di Roma, da 18 metri a 2 casse, BredaMenariniBus M321U, e caratterizzata da un'alta frequenza ed un minor numero di fermate.

Sempre per il Giubileo del 2000 era prevista la sostituzione delle linee di bus con una nuova linea tramviaria, che avrebbe ulteriormente aumentato l'offerta di posti disponibili.

Si trattava del progetto della tramvia Termini Vaticano Aurelio (più nota con l'acronimo TVA) che per varie ragioni, alcune molto pretestuose (come l'antiestetica linea aerea prevista in Via Nazionale o in Corso Vittorio), altre, più reali, (come i tempi di realizzazione che per per questo tipo di progetti, per i quali è richiesta la costruzione di una infrastruttura, sono più lunghi di una consiliatura e quindi non pagano da un punto di vista elettorale) hanno fatto sì che l'opera non si facesse né a quel tempo e né in seguito.

E visto che a Roma le infrastrutture si costruiscono solo per i Giubilei (ogni 25 anni) o per le Olimpiadi (quando capitano) anche questa volta, in vista del Giubileo del 2025 (fra 2 anni), è stato riesumato il vecchio progetto della TVA, ma con un certo ritardo per la verità, per cui si rischierebbe di avere i cantieri aperti proprio durante l'Anno Santo (dopo il danno anche la beffa).

Visti i tempi così ristretti non sarebbe allora il caso di cercare un'alternativa?


E per trovare un'alternativa praticabile basterebbe guardarsi intorno, per esempio a Parigi, ove è in via di definizione un progetto per la realizzazione di 2 linee esercitate con veicoli like-tram che non richiedono grossi impegni infrastrutturali.

Si tratta di bus full-electric, biarticolati a 3 casse da 24 metri, con una capacità di trasporto di circa 140 passeggeri, quasi quanto quella di un normale tram multiarticolato da 25 metri.

Per garantire un alto livello di servizio, come i tram avrebbero bisogno di una via di corsa esclusiva, sia rispetto al traffico privato che a quello pubblico (facilmente realizzabile con sedime ben assestato) ma senza bisogno dell'installazione di rotaie come non necessiterebbero della stesura di alcuna rete aerea di alimentazione (ma soltanto di stazioni di ricarica flash, ubicate sotto le vie di corsa delle fermate più importanti); inoltre trattandosi di veicoli gommati sarebbero anche molto più silenziosi.

I tempi di realizzazione sarebbero estremamente contenuti (più che altro per la costruzione della flotta dei veicoli), come sarebbero contenuti i costi di realizzazione (stimabili in un terzo/un mezzo di quelli necessari per una linea tramviari classica). 


(nel video, oltre i maxibus Aerfer bipiano del 1964 e i BMB articolati del 1997 è possibile notare, nella caratteristica livrea azzurra con fascia arancione, anche i BMB 240L acquistati in 112 esemplari, numerati 7000-7112, per l'esercizio delle 8 linee J, durante il Giubileo del 2000) 

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