* Autobus full-hybrid/diesel King Long E10 (10 metri, 1 cassa, 2 assi, 2 porte, 18+64 pax) lungo la via di Boccea, sulla linea 907 (Staz.ne Giustiniana <> Cornelia MA) e lungo la via di Porta Cavalleggeri, sulla linea 982 (Staz.ne Quattro Venti <> XVII Olimpiade);
* autobus full-hybrid/diesel King Long E12 (12 metri, 1 cassa, 2 assi, 3 porte, 28+43 pax) lungo i Bastioni di Michelangelo, sempre sulla linea 982, nell'autunno del 2024.
La piccola flotta di King Long dovrebbe essere costituita da veicoli ibridi plug-in (PHEV) -il condizionale è d'obbligo data la forte carenza di documentazione tecnica che ha accompagnato la loro messa in servizio- che combinano un motore a combustione interna con uno elettrico, ma con una batteria di alimentazione più grande rispetto ai mild-hybrid ed ai full-hybrid, che ha la possibilità di essere ricaricata anche da una presa di corrente esterna durante le soste notturne in deposito, oltre che dal motore endotermico in marcia o dal dispositivo di recupero dell'energia in frenata.
In questo modo i veicoli dispongono di un autonomia durante la marcia puramente elettrica maggiore rispetto a quelli semplicemente full-hybrid (i mild-hybrid non consentono una marcia puramente elettrica).
Questi veicoli non appartengono alla flotta ATAC e questo è evidenziato sulle fiancate del bus dall'assenza del logo ATAC sostituito dal logo METREBUS (che al dire il vero è un sistema tariffario integrato adottato a Roma e dintorni), accompagnato dal logo di una delle ditte private a cui è stata assegnata la gestione di gran parte delle linee periferiche (nel caso specifico le ATI SAP e BIS/Autoservizi Tuscia).
Particolare inusuale è che, nonostante si tratti dei primi veicoli full-hybrid a Roma, la scritta "Bus Ibrido" non compare sulle fiancate dei bus, al contrario di quanto avviene nei veicoli mild-hybrid di ATAC, pur essendo questi mezzi ibridi per modo di dire.
Altra caratteristica inusuale è la posizione del vano batterie, che nel modello corto E10 è ubicato nella parte anteriore del tetto (con il lato rastremato posto in direzione opposta al senso di marcia) mentre in quello lungo E12 in quella posteriore (con il lato rastremato posto nella stessa direzione del senso di marcia).
Caratteristica invece usuale, che accomuna molte linee romane, è l'utilizzo promiscuo sulla medesima linea di veicoli con 2 e con 3 porte (qui addirittura accentuata dal fatto che i veicoli con 2 porte sono più corti di quelli con 3) che evidentemente però sono stati progettati per esigenze di tipo diverso (ad esempio linee a bassa od ad alta frequentazione, periferiche o centrali, ecc.).
Questo tipo di gestione nel vocabolario romano ha una sola definizione che rende molto bene il concetto e che preferiamo non riportare.
Nessun commento:
Posta un commento