domenica 17 settembre 2017

BUS FUEL-CELL A BOLZANO

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Autobus ibrido/fuel-cell Mercedes-Benz Evobus Citaro O530 BZH (12 metri, 1 cassa, 2 assi, 76 pax, 26 seduti) del 2013 (gruppo di 5 unità numerate SASA 428-432) nel piazzale della stazione, sulla linea circolare 10A, nell'inverno del 2016.

La tecnologia fuel-cell, anche detta "cella a combustibile", consente di ottenere energia elettrica dalla combinazione di idrogeno ed ossigeno senza che avvenga alcun processo di combustione interna.

Il sistema è costituito da una cella a combustibile che viene alimentata da 35 kg di idrogeno liquido contenuto in 7 serbatoi da 205 l ciascuno alla pressione di 350 bar.

La cella genera energia elettrica che viene immagazzinata in una batteria di accumulatori agli ioni di litio (Lithium-ion) di 330 kg.

Questa a sua volta fornisce l'alimentazione elettrica ai 2 motori di trazione da 80 kW ciascuno e agli altri componenti del veicolo.

Durante la frenata o senza carico i motori di trazione recuperano l'energia che viene utilizzata per ricaricare gli accumulatori.

Il sistema ha un consumo dai 10 a 14 kg di idrogeno per 100 km che porta l'autonomia del veicolo a circa 250 km.



Il rifornimento dei bus avviene presso la stazione di produzione, stoccaggio e rifornimento situata nel parcheggio “Firmian”, adiacente all'uscita del casello di Bolzano Sud.

L'idrogeno viene prodotto attraverso il processo dell'elettrolisi utilizzando interamente energia da fonti rinnovabili e stoccato sotto forma di gas. La durata del rifornimento è circa 15-20 minuti per ogni bus.

I 5 bus di Bolzano sono stati acquistati nell'ambito del programma europeo CHIC (Clean Hydrogen In european City) al quale hanno aderito negli anni altre 8 città per un totale di 61 veicoli:

Milano 3 veicoli
Londra 8 veicoli
Berlino 4 veicoli
Amburgo 4 veicoli
Colonia 4 veicoli
Stoccarda 3 veicoli
Oslo 5 veicoli
Aargan 5 veicoli
Whistler 20 veicoli.



Nello schema la comparazione dei rendimenti energetici della filiera full-electric e di quella fuel cell, dal quale si intuisce perché questa tecnologia si propaghi assai lentamente fra i gestori di TPL.






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